STUDI – Crescono il numero delle imprese edili, Manifattura ancora in crisi.

I dati

L’Artigianato a Roma cresce nel III Trimestre del 2021 di sole 23 imprese (saldo cancellazioni-iscrizioni nel periodo) ma purtroppo si assiste ad una ulteriore riduzione dell’Albo di oltre 600 imprese a causa di oltre 1093 cancellazioni d’ufficio (non riferibili al periodo in esame).

Il settore che contribuisce alla crescita del numero delle imprese sono le costruzioni che registrano da sole un incremento di 379 imprese arrivando a 27.493. Gli altri settori complessivamente registrano un decremento concentrato quasi tutto nel settore della manifattura che si contrae di ulteriori 162 imprese, coinvolgendo il settore alimentare (-16 su 1.041 attuali), il settore della lavorazione del legno (-26 su 857 attuali), quello del ferro (-28 su 1.398 attuali) e quello delle confezioni (-27 su 1.090 attuali).

Servizi alla persona

Decresce anche il settore dei servizi alla persona con una riduzione di 28 unita tutte concentrate nel settore della riparazione dei beni (2.113 attuali)

Il Presidente Rotondo

Il presidente Rotondo: “L’incremento del numero delle imprese nel settore delle costruzioni, è certamente dovuto alle politiche di sostegno intraprese dal governo (Bonus 100%, Facciate ecc.) ma tale crescita non si allarga nel Lazio alla filiera. Mentre le imprese di costruzioni crescono le imprese legate a questo mondo (lavorazione del legno e del ferro) diminuiscono drasticamente. Le imprese e i cittadini si rivolgono, probabilmente, a produttori di fuori regione o alle grandi strutture commerciali che si approvvigionano da produttori esterni al Lazio a causa della debolezza della manifattura nella nostra Regione.”

IL Presidente Rotondo

“Le imprese e i cittadini si rivolgono a produttori di fuori regione o alle grandi strutture commerciali che si approvvigionano da produttori esterni al Lazio a causa della debolezza della manifattura nella nostra Regione”

“La mancanza in questi ultimi 20 anni di politiche di sostegno alle imprese manifatturiere e la mancanza di aree produttive determinata dal favorire gli interessi della rendita immobiliare (residenziale e commerciale) ha impoverito il tessuto manifatturiero di Roma che si caratterizza sempre più come un grande mercato che come territorio produttivo. A Roma la manifattura ha perso dal 2002 ad oggi 7026 imprese, pari al 42,8%.”

Il presidente conclude: “Ci auguriamo che le risorse disponibili del PNRR, le scelte operate sulla razionalizzazione delle Aree Industriali (Consorzio Unico) e l’avvio della nuova consiliatura, possano invertire queste tendenze e fare anche di Roma un territorio della manifattura.”

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