Shopping natalizio 2022: l’analisi di Confartigianato Roma su Il Corriere della Sera.

Le festività del Natale, registrano tendenzialmente un valore delle vendite al dettaglio superiore del 25% rispetto alla media mensile annuale.

A Roma il periodo natalizio sembra aver mantenuto queste premesse, soprattutto nel centro storico, probabilmente grazie anche al clima favorevole e al notevole flusso turistico.

Come riportano le parole del Presidente Andrea Rotondo su il Corriere: “Considerando i prodotti e i servizi protagonisti del Natale, maggiormente realizzati da imprese artigiane, Roma si avvia a superare il miliardo di euro di spesa in prodotti alimentari (carne, pesce, frutta, prodotti caseari e da forno) bevande e ristorazione e i 500 milioni di euro in altri prodotti e servizi tipici del Natale quali cosmetica e benessere, moda, gioielleria e occhialeria, legno, vetro e ceramica, editoria e fotografia, prodotti high tech, giochi e articoli sportivi.
In particolare, benessere, high tech e moda, segnano l’aumento più significativo attestandosi intorno al 10%”.

“Con più di 12.000 imprese coinvolte, Roma si conferma la prima provincia in Italia per spesa delle famiglie in prodotti e servizi a valore artigiano regalabili a Natale. Seguono Milano e Napoli “.

La maggiore spesa prevista per il mese di dicembre, sostenuta anche dal pagamento delle tredicesime, non poteva però non subire il condizionamento del caro bollette e dell’inflazione in generale. La spesa media per le cene e i pranzi di Natale, si attesta, in linea con il 2021, intorno a 120 euro, mentre Il 10% circa delle famiglie romane supera i 250 euro. Nonostante l’aumento dei costi dei prodotti freschi di pasticceria (+6,6%), del cioccolato (+2,6%) e della confetteria (+5,2%), non sono comunque mancati sulle tavole romane i dolci tipici della ricorrenza e allo stesso tempo sono stati presenti i vini da uve, con consumi di poco superiori a quelli del 2021. 

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