Scatta da questa mattina la nuova norma anti Covid introdotta dal governo per frequentare i centri estetici o quelli del benessere, nei quali dalla riapertura dopo il lockdown bastava andare con la mascherina.
Per alcuni esercenti si paventa il pericolo che qualcuno rinunci al taglio o alla messa in piega, con conseguenti perdite di fatturato o scomparsa di qualche cliente.
I timori esistono, ma sono affrontati con serenità dai titolari delle attività, preoccupati per il rischio di nuove chiusure.
Perdite durante il lockdown
Durante il lockdown persi 43 milioni ogni 14 giorni di chiusura nel settore benessere e otto milioni e 900mila euro nell’estetica.
In questo senso interviene il Presidente Andrea Rotondo, il quale ribadisce l’importanza di evitare nuove chiusure: “Adesso c’è una buona ripresa, inoltre il “green pass” è solo quello base, al quale è già stata fatta l’abitudine, quindi non ci dovrebbero essere particolari difficoltà neppure nei controlli da parte nostra”.
E così nella Roma dei 5.000 parrucchieri e dei 2.500 centri estetici il Presidente non prevede per ora “grandi perdite”: “Il settore è molto digitalizzato anche per prendere con precisione gli appuntamenti, e molte imprese sono di giovani”.
“Il 20% ha meno di 35 anni, per cui c’è un utilizzo a tappeto di tutta la parte sociale e di applicazioni dedicate, che servono a dare evidenza al proprio prezzario ed ai servizi. Per ora, non ci dovrebbero essere dunque particolari difficoltà” conclude Rotondo.
Fatturato medio
Il fatturato medio annuo del settore è un miliardo e 100mila euro
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