Da anni il tema delle OSP è tra i principali argomenti di discussione dei cittadini romani, i quali si dividono tra chi pensa sia un problema al livello di decoro e chi invece lo ritiene un elemento caratteristico delle vie della capitale.
Ormai almeno il 90% di chi ha potuto farlo ha allargato la propria occupazione all’aperto e resterà così almeno fino a fine dicembre quando scardanno le osp emergenziali.
Confartigianato Roma ritiene da tempo che questo tema ci offra la possibilità di analizzare la situazione in cui attualmente versa il commercio e l’artigianato romano, con l’obiettivo di sostituire alla logica emergenziale, la necessità di intervenire tramite politiche di programmazione e di regolamentazione dei sistemi economici territoriali.
TASSAZIONE A ROMA
Analizzando i costi derivanti dalla tassazione locale di un laboratorio artigianale medio a Roma, il costo della tassazione (IMU-Rifiuti-Addizionali Comunali) è pari a circa 12.000 euro, a Milano a circa 7.500.
In questa logica il Presidente Rotondo intervenuto sul Il Tempo sottolinea l’importanza di :”Ricostruire i tessuti economici delle città attraverso politiche di programmazione e sostegno ai sistemi di imprese aggregate”.
“Per quanto riguarda le OSP – continua Rotondo -bisognerebbe per esempio, introdurre una soglia minima non tassabile per tende, faretti, vetrine e simili, ma anche reintegrare le attività alimentari che effettuano somministrazione sul posto, tra quelle tutelate dalla normativa”.
ALTRE PROPOSTE
- Introdurre la possibilità di derogare al PGTU, ad eccezione di quanto stabilito dal CdS, per le aree definite “Distretti Commerciali”
- Eliminare la duplicazione di imposta di pubblicità e Canone di occupazione suolo pubblico.
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Settembre 18, 2023