Il Presidente Rotondo interviene sul Corriere della Sera :”La ristorazione artigiana è stata poco tutelata”

Forni, pizzerie al taglio, pasticcerie, gelaterie, paninoteche, cioccolaterie e laboratori di pasta fresca hanno visto ridurre in un anno, attraverso le chiusure dovute alla pandemia, i loro introiti di circa un terzo.

“Le politiche di ristoro hanno concesso risorse pari a circa il 50% sul 200%” spiega il Presidente Rotondo “Forni e pasta fresca, ad esempio, non sono rientrati nei decreti perchè considerati attività di produzione alla stregua di uno stabilimento industriale”.

“Roma ha adottato una politica “punitiva” verso la ristorazione artigiana eliminandola dalle attività tutelate(oggi non si può aprire un laboratorio nel centro) e non ha permesso l’utilizzo del suolo pubblico per far fronte alla riduzione degli spazi interni dovuta al distanziamento”.

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