Il Presidente Rotondo e il Segretario Menicacci intervengono su La Discussione : Tra il decreto Sostegni e uno sguardo Verso il futuro
Andrea Rotondo, Presidente di Confartigianato Roma, analizza in questa riflessione profonda il Decreto Sostegni; il primo del Governo Draghi. “La soglia del 30%, sicuramente elevata, escluderà tutti quei soggetti che hanno subìto comunque perdite pesanti”, osserva, e tra luci ed ombre, ricorda il presidente come molte categorie, lavoratori e le loro famiglie, siano in serie difficoltà.
“Non si tratta solo di aiuti mancati, o di indennizzi che non coprono le perdite” per Rotondo, c’è in ballo il rischio di nuove povertà e, soprattutto, non avere i mezzi economici e finanziari sufficienti per ripartire, per il rilancio delle attività. A Confartigianato, serve una scelta di coraggio per guardare avanti. Le imprese, hanno sopportato il peso di una crisi devastante, ora tocca al Governo puntare sul futuro con nuovi sostegni, riforme lungimiranti su fisco, burocrazia e lavoro.
“È passato un anno da quando il governo Conte 2 chiese in Parlamento il primo scostamento di bilancio da 20 miliardi per varare il decreto “Cura Italia. In 12 mesi, ne abbiamo avuti altri 8, compreso il nuovo decreto Sostegni del neo governo Draghi. Misure sorrette da 140 miliardi di disavanzo aggiuntivo tra il 2020 e il 2021 e quasi 25 miliardi di indebitamento per quest’anno. In attesa del nuovo di deficit da almeno 20 miliardi richiesto con il Def di aprile.
Oltre il 35% degli scostamenti autorizzati nell’ultimo anno è stato indirizzato al capitolo lavoro. Il nuovo decreto ne prevede altri 8. La cassa integrazione Covid-19, per le imprese che utilizzano gli strumenti ordinari, si allunga di 13 settimane, da utilizzare dal 1° aprile al 30 giugno. Dal 1° luglio si azzera il contatore per la Cig. Per le aziende coperte da Cig in deroga emergenziale e fondo ordinario, la cassa Covid-19 viene prorogata di altre 28 settimane, tra il 1° aprile e il 31 dicembre.
Si mantiene il blocco dei licenziamenti economici. Fino al 30 giugno, per tutti. Dal 1° luglio al 31 ottobre, lo stop ai licenziamenti economici permane solo per le imprese che utilizzano le nuove 28 settimane di Cig Covid-19 e per il settore agricolo.
Purtroppo tutto questo deficit non ha impedito all’Istat di registrare un milione di poveri in più in un anno. Mentre circa 7 milioni di lavoratori dipendenti sono stati oggetto delle Cig emergenziali (per una perdita media di quasi 500 euro al mese)”.
Ed allora segretario Menicacci cosa bisogna fare per gli sviluppi futuri?
” La nostra presenza all’ interno delle categorie storiche dell’Artigianato, non solo mantiene un occhio aperto sugli sviluppi futuri del mondo del lavoro ma si concentra necessariamente sull’imprenditoria giovanile. Le nostre imprese sono l’ossatura dell’economia italiana. L’orgoglio di rappresentarle, deve trasferirsi alle istituzioni con progettualità concrete ed efficaci. Sicuramente il nuovo modello di sviluppo, dovrà essere sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale. I giovani imprenditori hanno nel dna questo approccio. Ma non solo. I driver strategici su cui puntare: formazione, innovazione e digitalizzazione, sono già ampiamente metabolizzati dalle imprese condotte da under 35.
La poca attenzione ai giovani deve rientrare tra queste.I giovani (e le donne) sono stati i più colpiti dalla pandemia. Devono essere tra i primi a uscirne” conclude:” È l’occasione, anche per la Confartigianato, di perfezionare gli strumenti d’intervento che abbiamo utilizzato nel 2020. A partire da quelli che hanno maggiormente funzionato. In particolare: accesso al credito, finanza agevolata e formazione specifica. Continuando a fornire al decisore politico, nel nostro caso Regione e Comune, strumenti operativi d’intervento concreti e misurabili”.