Il 6 agosto si avvicina e molte imprese richiedono più certezza da parte uno Stato che si, ha comunicato l’obbligo di controllo da parte delle attività sui propri clienti ma che allo stesso tempo ha anche imposto pesanti sanzioni ( a 400 a 1000 euro) sia a carico dell’esercente sia dell’utente.
Tra le varie perplessità che questo provveddimento ha generato, quella che preoccupa di più è la questione relativa alle responsabilità dell’imprenditore nella verifca dei documenti :” Vogliamo due certezze da parte del governo – commenta il Presidente Rotondo intervistao da Il Tempo – È necessario che l’imprenditore sia esonerato dalla verifica dell’identità della clientela dopo che hanno mostrato il green pass. La seconda riguarda i dipendenti, i quali, per disposizione del Garante della Privacy, sono tutelati da qualsiasi richiesta di documentazione da parte dei propri datori di lavoro. Questo crea inevitabilmente difficoltà di gestione delle condizioni di sicurezza nell’impresa e va in contrasto con la responsabilità a carico del titolare in caso di contagio in azienda”.
IL Presidente Rotondo
Non possiamo essere responsabili delle false generalità eventualmente dichiarate dalla clientela