
Di fronte all’annuncio di un’ampia area a pagamento dal 2024 e di una “pollution charge” (una tassa sull’inquinamento) sul modello di Milano e Londra, che ingloberà quartieri come Prati, Trionfale, San Giovanni e Testaccio, le forze produttive della Capitale si interrogano sulle conseguenze.
Le parole del presidente
“Siamo ancora lontani da un piano straordinario di mobilità sostenibile: i laboratori artigiani avranno problemi, soprattutto il manifatturiero”.
Roma è lontana dalla mobilità green di città come Amsterdam e Copenaghen;
la mancanza di un piano di mobilità sostenibile, che metta in sicurezza le piste transitorie integrandole nella rete dei trasporti, e di un efficace piano di manutenzione stradale influenzano negativamente la possibilità di nuovi progetti di mobilità efficaci.
“Non stupisce infatti che solo il 4% dei romani sceglie la bici come mezzo di trasporto”.
Nel suo intervento per il Corriere della Sera il Presidente Andrea Rotondo sottolinea come i parcheggi di scambio e le aree di servizio nei territori urbani dovrebbero favorire la vita ad un commercio di vicinato ed a un manifatturiero;
un commercio da valorizzare e rilanciare soprattutto in determinati municipi della nostra Capitale ancora in forte crisi.
Sarebbe adeguato “garantire un trasporto pubblico ed una vera mobilità sostenibile prima di imporre un sistema di limitazioni così ostativo, sfruttando magari il mix tra PNRR e Fondi Strutturali, per velocizzare il rinnovo delle nostre flotte”.
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