- Febbraio 4, 2021
- Posted by: Andrea Stasio
- Categories: BIO59, Rassegna Stampa

L’Atelier Gaetano Aloisio è il punto di riferimento per chi ama esprimere la propria personalità attraverso gli abiti di altissima qualità, nei quali ogni dettaglio è stato creato artigianalmente nel rispetto delle migliori tradizioni della Sartoria Italiana.
L’Atelier è situato al interno di Villa Malta, una sede prestigiosa nel cuore di Roma, una tappa obbligata del turismo internazionale ma anche un luogo simbolico della cultura e della creatività italiana, tutti elementi che si ritrovano nell’eleganza dei tagli e nella preziosità dei tessuti impiegati, per capi che onorano la migliore tradizione sartoriale.
Le creazioni di Gaetano Aloisio vengono indossate dai nomi più importanti della finanza, della politica e dell’industria mondiale, dai diversi membri di Famiglie Reali e da alcuni Capi di Stato. Oggi il nome del Maestro Gaetano Aloisio è il sinonimo del più autentico e sofisticato ‘Made in Italy’ e dell’eccellenza assoluta nella qualità artigianale.
Gaetano Aloisio nasce a Rocca di Neto (KR), ed inizia il suo percorso professionale nel 1980 quando si trasferisce a Milano e dove frequenta le più note scuole di sartoria.
- Nel 1984 comincia a lavorare nelle più importanti sartorie della Capitale.
- Nel 1991 apre la sua prima casa di moda.
- Nel 1995 le sue creazioni varcano il confine per essere indossati in tutto il mondo dai più importanti nomi della finanza, della politica e dell’industria. Tra i suoi clienti si annoverano numerosi membri delle Famiglie Reali e diversi Capi dello Stato.
- Nel 2013 inaugura la nuova sede prestigiosa del suo Atelier all’interno della storica Villa Malta in via di Porta Pinciana 1, e la boutique Gaetano Aloisio, situata nel centro storico di Roma, in via Francesco Crispi, 117. La sua azienda ora ha 30 dipendenti ed è considerata una delle più grandi sartorie non solo in Italia ma anche nel resto del mondo.
- Nel 1986 viene insignito del Premio Forbici d’Oro, il più prestigioso premio della categoria.
Nel 2011 riceve l’onorificenza del Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana con il decreto del Presidente Giorgio Napolitano.
Quali sono i servizi di Confartigianato che apprezza maggiormente?
In Confartigianato trovo un partner che aiuta a risolvere qualsiasi difficoltà aziendale e a creare e portare avanti nuovi progetti. Uno dei servizi più apprezzati è quello relativo alla formazione. Inoltre l’aiuto che l’Associazione offre ai giovani per lanciare le nuove imprese.
Quale impatto ha avuto la pandemia sulla sua attività imprenditoriale?
La mia azienda offre i prodotti ad una clientela internazionale, di conseguenza la pandemia ha interrotto le relazioni con i clienti esteri per la difficoltà di raggiungerli ed essere raggiunto da loro.
Abbiamo subìto una perdita di fatturato del 35% rispetto all’anno precedente, abbiamo utilizzato gli ammortizzatori sociali nel periodo del lockdown di marzo-aprile 2020 e anche successivamente, per una piccola parte dei dipendenti. A livello operativo, ci siamo completamente fermati solo nel periodo del lockdown generale.
Come avete affrontato/gestito la crisi?
La nostra azienda è un’azienda in salute, quindi non abbiamo avuto grosse difficoltà a fronteggiare la crisi. Tuttavia abbiamo usufruito dei finanziamenti a condizioni agevolate offerti dalle banche per poter gestire la crisi più serenamente.
Qual è stato il “fattore di successo” che vi ha consentito di affrontare e superare le difficoltà?
Il nostro fattore di successo è il fatto che offriamo i prodotti di altissima qualità ad un mercato di lusso, i nostri clienti hanno continuato ad aver bisogno dei nostri prodotti nonostante la crisi.
Avete modificato in qualche modo la vostra attività imprenditoriale per affrontare con maggiore efficacia il perdurare del momento critico?
Abbiamo approfittato del momento per riorganizzare il nostro sistema produttivo e per fare la formazione ai giovani all’interno dell’azienda, per aumentare ancora di più la qualità del nostro lavoro.
Quali lezioni avete appreso e come affronterete il ritorno alla normalità?
Di sicuro la pandemia ci ha dato la conferma che la strada giusta da percorre è quella della qualità del prodotto, per poter essere sempre più competitivi e soddisfare la clientela più esigente. Un’altra decisione è quella della diversificazione dei mercati, per non essere costretti a subire le eventuali problematiche legate ad un particolare mercato.
Sappiamo che Lei riveste un ruolo istituzionale all’interno dell’Accademia Nazionale dei Sartori. Ci può raccontare qualcosa di questa prestigiosa realtà e degli obiettivi che avete?
Da ottobre 2019 ricopro la carica del Presidente dell’Accademia Nazionale dei Sartori, l’istituzione italiana più antica ed importante che si occupa della sartoria su misura.
L’Accademia dei Sartori ha radici profonde e remote, risale infatti al 1575, allora chiamata Università dei Sartori, voluta per volontà di Papa Gregorio XIII, è la più antica associazione italiana nel settore tessile. Rinominata da oltre settanta anni quale Accademia Nazionale dei Sartori, l’Associazione ha come scopo principale la promozione e la tutela del patrimonio storico della categoria sotto tutti gli aspetti, sia quelli legati alla tradizione e alla cultura dell’abito su misura, sia quelli relativi alla formazione e alla valorizzazione del prodotto.
Proprio grazie alle radici che affondano nel passato, al continuo riprendere e ripetere precisi gesti manuali si mantiene viva una tra le più nobili professioni: l’Arte Sartoriale. La tradizione degli antichi maestri, pertanto, continua e si perpetua attraverso l’impegno della formazione.
E’ per questo che noi all’interno dell’Associazione abbiamo creato una grande scuola di sartoria, per far sì che la nostra arte sia tramandata da generazione in generazione e continui a crescere. Un altrogrande progetto che portiamo avanti è quello dell’organizzazione di alcuni famosi concorsi (Forbice d’Oro e Manichino d’Oro) rivolti ai giovani più talentuosi per darli un’opportunità di successo.
Ogni anno l’Accademia organizza una grande manifestazione per promuovere la Sartoria Italiana. Il nostro obiettivo è quello di creare le nuove generazioni di sarti artigiani con una mentalità più imprenditoriale, preparata per la conquista dei mercato mondiale.
Quali sono i “fondamentali” che insegnate ai sarti che frequentano l’Accademia? Quali sono le competenze distintive, gli elementi personali che fanno la differenza tra un bravo sarto ed un sarto di successo?
Insegniamo ai giovani sarti innanzitutto a diventare dei bravi sarti, saper cucire, tagliare e fare dei capi unici. Ciò che fa la differenza tra un bravo sarto e un sarto di successo è che entrambi sanno fare bene il proprio lavoro, ma il sarto di successo è anche l’imprenditore di se stesso.
Ritiene che la pandemia in qualche modo vi obbligherà ad acquisire nuove competenze? Per essere più specifici, crede che l’innovazione digitale, la meccanizzazione di alcuni processi siano per voi un’opportunità da cogliere? Ci sono aspetti del vostro lavoro che potrebbero subire un cambiamento?
Ritengo che il nostro lavoro non ha bisogno delle nuove competenze, né di digitalizzazione e di meccanizzazione. Il nostro lavoro deve rimanere artigianale e fatto a mano, per non perdere l’elemento essenziale delle nostre creazioni. Penso invece che possono essere utili alcuni aspetti innovativi per la gestione, il marketing e la commercializzazione dei prodotti.
Quali consigli darebbe ad un giovane che voglia intraprendere questo percorso professionale?
Il mio consiglio ai giovani è quello di imparare innanzitutto a lavorare bene, non aver fretta, seguire i percorsi formativi di alta qualità seguendo dei grandi Maestri. Studiare non solo la pratica ma anche la storia della sartoria, le lingue, l’economia aziendale e tante altre materie indispensabili per una cultura imprenditoriale ed artigianale più ampia. Tutto ciò servirà a diventare quello che io chiamo il Sarto del Futuro.
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