
L’andamento delle iscrizioni e cancellazioni nell’Artigianato romano, nel periodo giugno 2021/2022, mostra un saldo positivo di 903 imprese.
L’analisi condotta da Confartigianato Roma mostra nel dettaglio un incremento notevole delle costruzioni (+977 unità), la crescita dei trasporti (+202), dei servizi alla persona (+87 unità), delle attività di intrattenimento (+87) e dei servizi alle cose (+30).
Prosegue la costante decrescita con -270 unità produttive per il settore manifatturiero, uguale l’autoriparazione che diminuisce di 82 unità mentre perde 53 aziende la ristorazione artigiana, si attestano a -18 unità le attività professionali (fotografi, designer, ecc.) e il settore della produzione video a -53 imprese.
Regge l’edilizia grazie all’ ecobonus, anche se la crescita a +977 unità da giugno 2021 a giugno 2022 non coinvolge la filiera.
Il motivo sta nel fatto che, anziché affidarsi a dei professionisti, si ricorre sempre di più alla modalità diffusa del restaura casa “fai da te”.
“L’incremento del numero delle imprese nel settore delle costruzioni è certamente dovuto alle politiche di sostegno intraprese dal governo, ma tale crescita non si allarga alla filiera. Crescono le costruzioni ma diminuiscono i settori collegati come quelli del legno e del ferro” sottolinea Andrea Rotondo Presidente di Confartigianato Roma.
L’incremento dell’edilizia supera quello dell’artigianato (+903) che, proseguendo nella tendenza dell’ultimo decennio, riguarda un artigianato sempre più legato alle costruzioni e sempre più povero di manifattura, aziende alimentari e, dopo il Covid, di Ristorazione Artigiana.
Emerge però un dato su tutti: nell’ultimo anno ben 2.750 attività sono state eliminate dall’albo delle imprese artigiane.
Tale “pulizia” ha comportato una riduzione complessiva delle imprese romane da 68.100 imprese (giugno 2021) a 66.213 ad oggi.
Le cancellazioni d’ufficio hanno riguardato soprattutto l’edilizia con 1.146 imprese ed il settore manifatturiero con 543 attività. Considerando che, le cancellazioni d’ufficio avvengono dopo anni di effettiva cessazione dell’impresa, questi dati mostrano quanto sia stata pesante la crisi nell’Artigianato nei periodi sia del covid che del pre-covid.